Roberto Leoni – Il mostro del lago di Como

Andrea Gatti è un affermato ingegnere civile con studio a Lecco. Per dare una mano al sindaco appena eletto, accetta di ricoprire un incarico temporaneo di consulente esterno del settore lavori pubblici del comune. Lì, la presenza di due ingegneri, solo apparentemente fedeli alla struttura, impone a Andrea di approfondire le variabili dell’attività di controllo e di intervenire con atti dispositivi dedicati per medicare più di una situazione insostenibile.
I due, che sono in rapporto stretto con il magistrato, recepiscono le disposizioni organizzative di Andrea come offese, e reagiscono riportando al magistrato, consapevolmente, notizie false.
Questa situazione si intreccia con l’amicizia di vecchia data che Andrea ha con Dante Penna, un anziano professionista di Lecco, che, proprio vantando l’amicizia con Andrea, convince alcuni imprenditori che Andrea possa garantire l’accesso, dietro ingenti somme di denaro, al mondo degli appalti del comune.
Da qui a quello che Andrea dovrà scontare, il passo è davvero breve.
Ma la battaglia di Andrea non si ferma qui. “Due confessioni convergenti fanno la verità” è la convinzione del magistrato, e anche dello stesso avvocato di Andrea, che conduce il suo cliente ad affrontare una prova assai difficile e sgradevole: confessare ciò che non ha mai fatto.

Le proposte di Psiche Libri mettono la persona al centro del discorso, la persona con il suo mondo interno, fatto di affetti e di pensieri, ed è per l’appunto la storia di una persona che qui viene raccontata.
Il protagonista della vicenda si trova a vivere una situazione sconcertante, trascinato in eventi dei quali non si capacita, e tutto il suo mondo si stravolge in funzione di una volontà esterna, con la quale è costretto a confrontarsi arrivando a doversi sottomettere per recuperare una parvenza di libertà.
(dalla Prefazione di Roberto Carnevali)